Ambientazione Razze

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    Razze: Umani
    Umani
    Gli umani sono i naturali abitanti di Apletos, che però ormai sono una minoranza. Sebbene presentino tra loro delle notevoli differenze circa capacità e forma, le loro abilità non sono considerate dei veri e propri poteri. Alla loro debolezza fisica possono compensare con una smagliante prestazione atletica o con una straordinaria qualità intellettiva.

    Umani Trascendenti
    Non è di dominio pubblico la ragione per cui molti umani abbiano delle marce in più quanto a poteri: molti di essi possiedono infatti delle doti soprannaturali, che a partire dal 1700 sono state attribuite a una mera superstizione o a credenze obsolete sulla magia bianca e nera e vengono tuttora classificati come "scienze fasulle" che si rifanno alla trascendenza. Queste persone vengono chiamate, appunto, Umani Trascendenti e, per la maggior parte della popolazione, sono considerati alla stregua di leggende metropolitane nonostante siano la razza predominante nel mondo.

    A seguito degli ultimi avvenimenti nella Linea Beta e come già rivelato nella Linea Alfa, pare che la Prokopé sapesse sin dagli anni 70, riesumando delle ricerche vecchie di almeno trent’anni, che molte popolazioni – come quelle di Rhegion – avessero nel proprio genoma dei geni esterni, così forti da averli modificati anche a livello anatomico ma in maniera impercettibile dall’esterno. È conoscenza comune – ma solo nella Linea Alfa – che questa variazione di fisionomia è data dalla presenza di un terzo circolo sanguigno (Ematocrise), in cui fluisce un plasma generato da una porzione di midollo situata vicino alla cervicale. Per ulteriori approfondimenti, leggere nel paragrafo dedicato.

    Non differenziandosi dai semplici umani al di fuori di questo dettaglio interno, i Trascendenti possono integrarsi e vivere la propria vita senza rivelare tale natura, così come unirsi in matrimonio a semplici umani. Non esistendo una loro comunità non hanno veri e propri dogmi da seguire ma, come regola non scritta, evitano di rivelarsi anche a un eventuale partner se non in casi strettamente necessari – a partire dal 1700 – almeno nella Linea Beta. Nella Linea Alfa lo stigma intorno agli umani trascendenti è scomparso dall’anno 2026, ma prima di allora era la norma nascondere le proprie abilità anche per una caccia alla strega più violenta.

    Un Trascendente avrà sempre nel proprio albero genealogico un altro Trascendente ma tale natura non è sempre ereditata, potendo saltare una o più generazioni. Nulla vieta loro di innamorarsi e sposarsi con semplici umani e, se da questa eventuale unione ibrida dovesse nascere un Trascendente, si potrebbero verificare diverse casistiche: la richiesta da parte del genitore Trascendente al partner di mantenere segreta la loro esistenza, eventuale comprensione o ribrezzo del genitore umano, ecc. Essendo la razza umana composta da molteplici linee di pensiero, alla fine, dipende da caso a caso. C’è anche la possibilità che da due genitori umani, ignari che nell’ascendenza di uno dei due (o di entrambi) ci sia un Trascendente, ne nasca uno.

    In linea di massima, si possono trovare due sottocategorie di Umani Trascendenti, con i nomi di Menici e Leuci. La denominazione diversa sta tutta in una “Affinità Archimagica Recondita”: propensione alla magia nera per i Menici, propensione alla magia bianca per i Leuci. Queste propensioni sono state acquisite dai primi Trascendenti all’esposizione delle onde radioattive emanate dai corpi di Limeo e Demiurgo nel passato. Sono affinità che solo le classi magiche possono sfruttare e raramente si traducono in sorgente principale per il potere personale.

    Ogni Trascendente fa comunque parte di una cosiddetta Famiglia, un gruppo di persone che, oltre a possedere legami di sangue, tramanda da generazioni un solo e unico potere ai discendenti. Per ulteriori approfondimenti, leggere il paragrafo sulle Famiglie.

    Famiglia Ogni Trascendente fa parte di una cosiddetta Famiglia, o Lignaggio. Una Famiglia in un contesto di Umani Trascendenti è un gruppo di persone che, oltre a possedere legami di sangue, tramanda da generazioni un solo e unico potere ai discendenti. Il potere in questione, avanzando nell’albero genealogico, può rimanere invariato, potenziarsi, variare di poco o radicalmente. Se la variazione è evidente e il nuovo potere è diventato diverso dalla sua prima versione, si forma una nuova famiglia, che porta il cognome del primo possessore (chiamato capofamiglia oppure antenato), che esso sia un uomo o una donna.

    Dal momento che però nella maggior parte dei luoghi dell’ambientazione della Linea Alfa e Beta si segue una linea patrilineare per l’assegnazione dei cognomi, un espediente usato dalle donne Trascendenti è quello di aggiungere il proprio cognome oltre a quello del coniuge all’anagrafe dei figli e fare in modo di tramandarlo per più generazioni. Non è raro quindi trovare un doppio cognome, ereditato non direttamente dal capofamiglia, su più individui con diversi gradi di parentela, sia vicini che lontani.

    Nella Linea Alfa le famiglie hanno giocato un ruolo importante nella guerra civile del 23-25. Essendo stato il casus belli stabilire la supremazia di una famiglia sopra tutte le altre, alcune sono state sterminate, mentre altre sono riuscite a sopravvivere grazie a un gioco di alleanze che, terminata la guerra, hanno ricevuto onori e potere. Nella Linea Beta, invece, le famiglie non hanno alcuna rilevanza se non circoscritta al luogo d’origine. Certamente esisteranno dei taciti conflitti tra le famiglie legati non solo alla brama del controllo locale ma anche a torti passati, dei complotti, eccetera.

    Capofamiglia o Antenato Il capofamiglia è l’individuo più vecchio rimasto in vita in una famiglia, che di solito è anche il più potente, nonché il primo a possedere un certo potere nel lignaggio e a tramandarlo per più generazioni. Il ruolo di capofamiglia si tramanda per età e non per sesso. In alcune famiglie è possibile che i capifamiglia siano molto grandi di età: questo perché sono riusciti a superare il tabù del vampirismo e a ingerire più Sangue d’Oro possibile, allungando così il proprio arco di vita.

    In un sistema gerarchizzato e dipendente dalle famiglie come la Linea Alfa del 2050, i capifamiglia sono le persone più rispettate e temute per le loro doti archimagiche. Nella Linea Beta, i capifamiglia più vecchi si mostrano solo in rarissimi casi, perlopiù per non destare troppi sospetti.

    Famiglie riconosciute (Linea Alfa)
    Arena originaria di Rhegion
    Barone originaria di Rhegion, estinta
    Crisalfi originaria di Rhegion
    Daidone originaria di Pandosia, estinta
    Di Liberto originaria di Pandosia, estinta
    Frandsen originaria di Nyktì, estinta
    Güldencrone originaria di Dryht, estinta
    Ispir originaria di Rhegion
    Levetzow originaria di Sawa
    Lund originaria di Nyktì
    Meliadò originaria di Kyon, estinta
    Orfeo originaria di Taniec
    Østergaard originaria di Taniec
    Scibilla originaria di Rhegion, estinta
    Stemann originaria di Rhegion, estinta
    Thygesen originaria di ?
    Unall originaria di Dryht, estinta
    Zofrea originaria di Krinona

     
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    Razze: Sinfonici
    Sinfonici
    I sinfonici sono l’unione artificiale dei fossili Limeo e Demiurgo e degli esseri umani. La loro nascita avviene attraverso la creazione in laboratorio di un embrione, ricavato da una cellula originale, comune a entrambi i fossili, con genoma selezionato e una cellula umana.

    Essendo Limeo e Demiurgo fossili non composti da carbonio, ma da un elemento molto più pesante e radioattivo, in un primo momento si era pensato che la loro composizione fosse inorganica, inadatta alla vita. Le ricerche però hanno dimostrato che la materia di cui sono composti i loro resti consente la vita e che, anzi, i resti stessi fossero ancora in vita, ma sospesi in uno stato vegetativo. La caratteristica principale dei fossili di Limeo e Demiurgo infatti è l’essere soggetti a una neoplasia molto diversa da quella di cui gli uomini possono essere affetti: mentre nel corpo umano la proliferazione incontrollata avviene anche nelle cellule non particolarmente utili, nei due fossili avviene una selezione tale da rinnovare i tessuti di continuo, portando comunque le sembianze a mutare sempre senza autodistruggersi.

    In un organismo artificiale e ibrido questo porta a delle conseguenze molto diverse da quelle che la normale evoluzione comporterebbe.

    La crescita dell’embrione è più rapida rispetto alla norma (cresce, nutrito dalle macchine, in circa 4 mesi e mezzo). Differentemente da ciò che si potrebbe pensare, il neonato completamente sviluppato somiglia in tutto e per tutto a un bambino umano, tranne per alcuni dettagli. Uno di questi è il sangue più scuro del normale: mentre nelle prime ore di vita il neonato presenta del sangue rosso vivo, una volta che il sistema metterà in moto la produzione di Sangue d’Oro raggiungerà un colore che varia tra il nero e il rosso carminio – tipico del sangue venoso, coagulato o più ossigenato. Ciò è dovuto in realtà alle sostanze contenute dal plasma rilasciato dall’ematocrise, che però non possono essere individuate durante delle normali analisi del sangue: da qui, radiazioni fantasma. Tale particolarità permarrà per tutta la vita.

    Un’altra particolarità dei sinfonici è il ritardo nello sviluppo delle corde vocali. Durante i primi anni, i sinfonici non hanno la voce: questo perché la loro formazione è rallentata dallo sviluppo della terza circolazione, che parte proprio in quelle stesse zone del collo, e imparano tardi anche a parlare. L'età minima per il primo sviluppo è 7 anni, l'età massima è 14 anni. Dopo questa età, il sinfonico può essere definito muto. Il ritardo è comunque dovuto a un secondo motivo, più pratico: la loro sorgente archimagica utilizza il suono per poter mettere in moto le radiazioni ed emetterle di conseguenza ed è fondamentale che i due apparati si sviluppino alla stessa velocità. Se il sinfonico non riesce a parlare, però, il sistema sviluppa uno dei cinque sensi per sopperire.

    I sinfonici sono "inseriti" nella società come se fossero delle persone normali. Vengono allevati dagli scienziati, i quali diventano automaticamente genitori adottivi, ma essi non verranno ricordati raggiunta la maggiore età, perché la loro memoria verrà manipolata sotto induzione. Gli impulsi provengono da un microchip installato in corrispondenza dell’ematocrise, il quale agirà sull’ippocampo per prima, sul resto del cervello poi, una volta superati i 18 anni. La manomissione agli impulsi nervosi porterà alla perdita della memoria e al cambio forzato della personalità. I sinfonici avranno però nuovi ricordi sostitutivi, prestabiliti nel chip: essi crederanno di avere avuto una normale famiglia, dalla quale si sono allontanati volontariamente alla ricerca di fortuna, oppure altri tipi di storie. Durante la prima scrittura del microcontrollore, chi di competenza si assicura di ostacolare o rendere impossibili pensieri complessi come l’identità dei genitori, tornare alla famiglia e più frequenti gli slanci di indipendenza.

    I sinfonici non conoscono né la loro natura, né il loro compito primario. Secondo il Progetto della Sinfonia dei Popoli della Prokopé, i sinfonici sono stati programmati per avere scopi diversi in base alla fase del progetto: immagazzinare informazioni riguardo le abitudini e le preferenze di approccio al mondo della popolazione osservando ogni persona da vicino è la prima, l’unica conosciuta, ufficialmente e non, in entrambe le linee temporali. Con tutta probabilità esisteranno anche dei sinfonici atti a ricoprire un ruolo di antagonista nelle vite degli altri per testare la loro resistenza psichica, arrivando anche a manipolare chi è instabile e indurlo alla follia o al suicidio.

    Sia nella Linea Alfa che nella Linea Beta il sinfonico più anziano risale al 1976. Mentre nella Linea Beta la loro produzione è continuata fino all’anno corrente (2022), nella Linea Alfa si è fermata al 1992. Ciò non toglie che non possano esistere sinfonici più giovani: del resto sono stati fatti molti altri esperimenti in seno alla fazione storica della [nome nuovo SYGE] e tra questi possono esserci anche delle versioni meno complesse di sinfonici.

    La perfezione genetica dei sinfonici è irriproducibile sessualmente. Esiste comunque l’infinitesima possibilità che da due sinfonici ne nasca uno. Nella stragrande maggioranza dei casi, però, due sinfonici daranno vita a un umano trascendente.

    Ematocrise La sostanziale differenza tra un umano comune e umani trascendenti e sinfonici è la presenza dell’ematocrise, una piccola porzione del midollo situato nella cervicale. I primi uomini hanno iniziato a svilupparla dopo qualche millennio, grazie alla progressiva esposizione alle onde radioattive emanate dai corpi fossili di Limeo e Demiurgo. Viene da esso generato un plasma particolare, il “Sangue d’Oro”, che erode il normale tessuto degli organi e dei muscoli a diretto contatto, portando alla morte nel giro di qualche anno. La terza circolazione, sviluppatasi nel corso dell’evoluzione, ha in tutto questo la funzione di barriera protettiva e filtro: è dotata di un apposito tessuto che contiene il plasma senza subire danni e comunica con i capillari delle altre circolazioni filtrando il nutrimento buono per il corpo. È nell’ematocrise, attraverso il filtraggio del Sangue d’Oro nelle vene, che va ricercata l’origine delle abilità archimagiche dei trascendenti e dei sinfonici e il loro elisir di “eterna” giovinezza, il motivo per cui il loro processo di invecchiamento è molto più lento.

    Bisogna comunque ricordare che il tessuto delle pareti delle vene della terza circolazione non è indistruttibile: esso si deteriora se il corpo ha un sistema immunitario carente, se si trova in cattiva salute o se l’individuo presenta sintomi psicosomatici di una malattia psichica. È anche per questo che, raggiunto l’apice più basso della propria salute mentale, che umani trascendenti e sinfonici perdono il controllo: il primo contatto tra il Sangue d’Oro e il resto del corpo causa uno straripamento della sorgente archimagica, amplificando i poteri al massimo, ma riducendo al minimo le funzioni intellettive a causa del plasma ormai arrivato nel cervello.

    L’ematocrise può assorbire le radiazioni emanate da altri individui che lo posseggono e potenziare le proprie capacità nel farlo. Per gli umani trascendenti questo è un tabù, qualcosa che solo i più coraggiosi sfrutterebbero perché prevede metodologie tipiche del vampirismo: è infatti possibile acquisire nuova forza archimagica ingerendo una piccola quantità di Sangue d’Oro della cervicale e prolungare la soglia d’età massima. È necessario uccidere la persona e spezzarne o tagliarne il collo per poterlo reperire, ma non può essere usato un normale coltello di ferro o di acciaio. Trattandosi di un vero e proprio rituale, bisogna possedere delle armi specifiche che non cedano alle radiazioni. Pietre preziose come il rubino, lo zaffiro, lo smeraldo, il quarzo, l’ametista sono quelle di solito utilizzate per questo genere di cose e a volte si dimostrano degli strumenti efficaci anche a livello offensivo.

    Difettosi
    Non una razza vera e propria, i difettosi sono umani trascendenti e sinfonici il cui ematocrise non produce Sangue d’Oro come dovrebbe, ne produce troppo o troppo poco e il sistema di filtraggio della terza circolazione non si è sviluppato bene, lasciando straripare il flusso grezzo nel sangue in una quantità tale da non essere fatale ma creando danni irreversibili al corpo o alla mente. Ciò significa, in parole povere, che le loro capacità magiche possono essere superiori alla norma, ma presentano debilitazioni fisiche o mentali proporzionalmente gravi. Possono nascere con questa peculiarità, oppure possono acquisirla nel tempo.

    Purtroppo i sinfonici vengono abbattuti non appena si scopre il difetto alla nascita. La loro unica chance di sopravvivere è acquisire nel tempo il difetto e occultarlo come possibile dagli scienziati della Prokopé.

    Gli unici casi in cui in cui è possibile ottenere naturalmente un difettoso è attraverso il patrimonio genetico familiare, rapporti incestuosi (parentela fino al primo grado) o una mutazione genetica dell’ematocrise, che sia dovuta a uno stato di salute fisica o mentale basso o a fattori esterni non prevedibili.

    Nella Linea Alfa sono state condotte delle ricerche su una possibile cura del difetto a partire dal 2015. Il primo caso attestato di guarigione “permanente” dal difetto è a opera del genetista Cordì, considerato pioniere nell’ambito, su tre fratelli, tutti umani trascendenti, di cui solo due sono riusciti a sopravvivere. L’esperimento, purtroppo, non era replicabile su soggetti singoli non legati dal sangue, il che ha rallentato le ricerche fino al 2027, con l’intervento della genetista Broadway, che ha realizzato un siero di geni soppressori (F-012719), atto per agire alla radice dell’ematocrise.

    Nella Linea Beta non esiste tecnologia in grado di curare il difetto.

     
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